Archivi categoria: Immobili

Immobili di interesse storico – artistico

TASSAZIONE AI FINI DELLE IMPOSTE DIRETTE E INDIRETTE

L’Italia è il paese che può vantare il maggiore patrimonio artistico del mondo.

La tutela e la conservazione degli immobili dichiarati di particolare interesse storico artistico è disciplinato dal DLgs n. 42 del 22 gennaio 2004 che riserva a tali immobili un trattamento tributario di favore per compensare il proprietario degli obblighi di tutela e conservazione.

Gli immobili di cui al DLgs 42/2004 sono riconosciuti di interesse rilevante per motivi storici, artistici,  archeologici, culturali, mediante notificazione amministrativa effettuata ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo.

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Acquisto di Immobile Ristrutturato

Le nuove agevolazioni del 50% per l’acquisto di un vecchio immobile ristrutturato

Quando si compra un immobile, spesso questo è stato oggetto di ristrutturazione e pertanto il venditore sta beneficiando della detrazione dell’imposta del 50% o del 65% (se si tratta di lavori che hanno comportato un risparmio energetico) di quanto ha speso per i lavori di ristrutturazione da ripartirsi in dieci anni.

A chi spettano queste agevolazioni per acquisto di un immobile ristrutturato?
L’articolo 16 bis del TUIR (norma base della detrazione del 36% aumentata al 50%
fino a fine 2017) al comma 8 prevede che, in caso di vendita dell’unità immobiliare, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte, è trasferita per i rimanenti periodi di imposta all’acquirente, persona fisica, dell’unità immobiliare, salvo diverso accordo tra le parti.

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Società di mero godimento di beni immobili

Società semplici con oggetto la sola gestione di beni immobili
E’ molto controverso se nel nostro ordinamento sia possibile costituire una società semplice avente per oggetto il mero godimento di beni immobili.

Recentemente è intervenuta una pronuncia del Tribunale di Roma che con decreto n. 832 dell’ 8 novembre 2015 ha statuito che è legittima la costituzione di società semplici che abbiano ad oggetto il mero godimento di beni di loro proprietà e che di conseguenza tali società debbano essere iscritte nel registro imprese
Si tratta di una importante presa di posizione da parte di un’autorevole corte a favore della tesi che ritiene possibile usare lo strumento societario per il godimento di un patrimonio.

In data 31 maggio 2012, su istanza del notaio dott. Di Benedetto, veniva iscritta nel Registro delle Imprese tenuto dalla CCIA di Roma, la società semplice “Immobiliare Civile Sistocar”. Dall’atto costitutivo di detta società risultava che la stessa aveva per oggetto sociale “l’acquisto e l’amministrazione di beni immobili ed occorrendo anche di mobili e titoli di credito, e la eventuale assegnazione di detti beni ai soci, esclusa comunque qualsiasi attività commerciale.

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Passaggio di proprietà aziendale

Donazione di azienda al coniuge e discendenti o successione nella proprietà dell’azienda.

Un problema molto sentito dagli imprenditori è il cosiddetto “passaggio generazionale”, cioè il trasferimento ai discendenti o al coniuge dell’azienda o della proprietà delle quote delle società dell’imprenditore.
Tale trasferimento può avvenire durante la vita dell’imprenditore attraverso una donazione o per successione ereditaria di azienda al coniuge e/o ai discendenti.

Vediamo ora come viene tassato questo trasferimento per quanto riguarda l’imposizione indiretta la donazione di azienda costituisce un’operazione fuori campo IVA.

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Acquisto prima casa: agevolazioni

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 13/E del 26 gennaio 2017, prende posizione su un aspetto interessante in materia di conservazione delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa soggetto ad imposte ipotecarie e catastali in misura fissa e a imposta di registro pari al 2% (agevolazioni cd “prima casa”).

In caso di trasferimento a titolo gratuito o oneroso degli immobili acquistati con tali benefici, prima del decorso del termine di 5 anni dall’acquisto, sono dovute le imposte di registro, ipotecarie e catastali in misura ordinaria nonchè il 30% di una sovrattassa.

La previsione è in realtà mediata dalla possibilità di mantenere i benefici anche in caso di trasferimento infra quinquennale (in altre parole non si decade dall’agevolazione fiscale) a condizione che – entro l’anno dall’atto di cessione infra quinquennale – si riacquisti un altro immobile da adibire a propria abitazione principale.

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Vendite giudiziarie di Immobili e agevolazioni fiscali

La legge 8 aprile 2016, n. 49, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 14 aprile 2016, ed in vigore dal 15 aprile 2016, ha convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18.

Il suddetto decreto all’art. 16 prevedeva che, a decorrere dalla data di sua entrata in vigore (16 febbraio 2016) e fino al 31 dicembre 2016, i trasferimenti di immobili attuati mediante decreto del giudice delle esecuzioni, in esito ad una procedura di espropriazione forzata ai sensi degli artt. 555 ss. c.p.c., nonché i trasferimenti immobiliari attuati in sede fallimentare ai sensi dell’art. 107 l. fall. fossero soggetti alle imposte fisse di registro, ipotecaria e catastale nella misura di 200 euro ciascuna (si rinvia a Lomonaco, Imposte fisse per le vendite giudiziarie di immobili, segnalazione novità normative in CNN Notizie del 17 febbraio 2016).

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Il Regime del Prezzo-Valore

Regime del prezzo valore

Con la legge Finanziaria per l’anno 2006 (legge 266/05) il legislatore ha introdotto una specifica disciplina riguardante la tassazione ai fini dell’imposta di registro degli atti traslativi o costitutivi di diritti reali immobiliari, volta a far emergere i valori reali degli immobili oggetto di cessione. Tali disposizioni, derogatorie della disciplina di cui all’articolo 43 del TUR (DPR 131/86) e qualificate con il nome di regime del “prezzo -valore), si applicano, in origine, alle sole cessioni di immobili avvenute a titolo oneroso:

  • tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali
  • aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e relative pertinenze

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Rent-To-Buy 10 cose da sapere

1. Cos’è il Contratto di Locazione Rent To Buy

    Il Rent To Buy è un nuovo tipo di contratto in cui si fondono un contratto di locazione e un preliminare di vendita di un immobile. Significa che il proprietario consegna fin da subito l’immobile al conduttore-futuro acquirente, il quale paga il canone; dopo un certo periodo di tempo il conduttore può decidere se acquistare il bene, detraendo dal prezzo una parte dei canoni pagati.
    Esempio: Si consideri la vendita di un appartamento per il prezzo di 100.000 euro. Il canone mensile è convenuto in 1.000 euro mensili. Una parte di questo prezzo, ad esempio 500 euro, viene dato per il godimento del bene, come se fosse un normale affitto. E questa parte si “perde”, proprio come in una normale locazione. Il residuo, cioè i 500 euro mancanti, si imputano al prezzo (cioè sono come un acconto sul prezzo di vendita), per cui hanno come effetto quello di ridurre il prezzo finale di vendita.

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