Archivi categoria: Successioni

Rinuncia Eredità perché e quando conviene farlo?

Rinuncia Eredità

La rinuncia a una Eredità è un atto con il quale il chiamato dichiara di non essere interessato, con un’ espressa dichiarazione scritta e firmata, ad esempio perché i debiti del defunto sono superiori ai crediti.

In questo modo egli farebbe cessare gli effetti verificatisi nei suoi confronti a seguito dell’apertura della successione e rimane, pertanto, completamente estraneo alla stessa. Ne consegue che nessun creditore potrà rivolgersi a lui o lei per il pagamento dei debiti ereditari.

Chiunque è chiamato all’Eredità può rinunciare ad essa con una dichiarazione.

La stessa dichiarazione di rinuncia o accettazione a qualsiasi Eredità deve essere scritta e ricevuta da un Notaio o dal Cancelliere del Tribunale.

Come l’accettazione, non può essere sottoposta a condizioni o termini, né può essere limitata a parte soltanto dell’eredità. In caso contrario, la dichiarazione di rinuncia è nulla e non produce effetti.

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Perché bisogna fare la denuncia di successione

Denuncia di Successione

Quando muore una persona, bisogna fare la dichiarazione di successione per ottenere la voltura catastale dei beni immobili di proprietà del defunto a nome degli eredi e ritirare dalla banca (e/o altre istituzioni finanziarie) i soldi o i titoli depositati dal defunto.

La legge vieta alle banche di svincolare i soldi se gli eredi non dimostrano di aver dichiarato le attività del defunto nella dichiarazione di successione e ai notai di stipulare atti riguardanti beni immobili se questi non sono stati dichiarati nella dichiarazione di successione.

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Testamenti e Successioni ereditarie

NOZIONI BASILARI IN TEMA DI SUCCESSIONI

Alla morte di una persona si apre la sua successione, si estinguono tutti i rapporti personalissimi e familiari mentre i rapporti patrimoniali attivi e passivi si trasmettono agli eredi.

Eredi (o inizialmente chiamati all’eredità) sono il coniuge, i figli, gli altri parenti fino al sesto grado e da ultimo lo Stato.

La successione può essere legittima o testamentaria: è legittima se il defunto è morto senza fare testamento, se ha fatto testamento è testamentaria.

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Atto di donazione estero e trattamento fiscale

ATTO DI DONAZIONE FORMATO ALL’ESTERO: TASSAZIONE E TRATTAMENTO FISCALE

in Giuricivile, 2019, 11 (ISSN 2532-201X)
https://giuricivile.it/tassazione-donazione-estero/

Avv. Andrea Battista

Nel caso in cui il donante sia un soggetto residente in uno Stato estero e decida di trasferire, per spirito di liberalità, una somma di denaro, non di modico valore, a mezzo bonifico da un conto corrente bancario aperto presso una banca nello Stato estero presso un’altra banca anch’essa estera, lo stesso non può essere considerato come un bene esistente nel territorio italiano; conseguentemente, in capo al donatario non sarà posto alcun obbligo di registrazione e di pagamento dell’imposta [1].

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Accettazione Tacita Eredità perché è necessaria?

Perché è necessario trascrivere l’accettazione tacita di eredità?
Chiunque desideri vendere un immobile di cui sia entrato in possesso per successione, se non ha mai accettato espressamente l’eredità, deve trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità per garantire al suo acquirente che il suo acquisto non possa mai essere messo in discussione.
Cos’è l’accettazione dell’eredità?
Secondo il nostro sistema legislativo, il chiamato all’eredità, in forza di legge e/o testamento, per definirsi erede e quindi ottenere i beni ereditari deve accettare l’eredità. L’accettazione dell’eredità può essere fatta:
espressamente, quando il chiamato con un atto formale dichiara di accettare una determinata eredità;
tacitamente, quando il chiamato all’eredità compie un atto che fa presupporre, senza incertezze, la sua volontà di accettare e che non avrebbe comunque potuto compiere se non avesse assunto la qualità di erede.
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(DAT) Disposizioni Anticipate di Trattamento

Il 31 Gennaio 2018 è entrata in vigore la legge 22 Dicembre 2017 N.219, recante norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento.
La Legge stabilisce il principio per cui nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.

La legge istituisce inoltre le DAT (disposizioni anticipate di trattamento). 

Si tratta della possibilità di dare indicazioni sui trattamenti sanitari che si vogliono ricevere o rifiutare in caso di incapacità di intendere e di volere. La finalità di questo istituto è quella di dare ai cittadini la possibilità di esprimere, in caso di sopravvenuta incapacità di autodeterminarsi, la decisione di sottoporsi o meno a determinati trattamenti.

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Marocco regime patrimoniale e legge applicabile

Occorre innanzitutto tenere presente che, ai sensi dell’art. 30 della legge 31 maggio 1995, n. 218, i rapporti patrimoniali tra coniugi sono regolati dalla legge applicabile ai loro rapporti personali che, secondo l’art. 29 è la loro legge nazionale comune o, se hanno diverse cittadinanze o più cittadinanze comuni, quella dello Stato nel quale la loro vita matrimoniale è prevalentemente localizzata.

Si è al riguardo sottolineato come la concreta individuazione del luogo in cui la vita matrimoniale è prevalentemente localizzata è una questione di fatto che può risultare di difficilissima soluzione, sebbene questo coincida, nella normalità dei casi, con la residenza comune dei coniugi, intesa come residenza effettiva ed abituale.

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Le risposte del Notaio alle domande più frequenti

Qual è la differenza tra atto pubblico e scrittura privata autenticata?

Gli atti notarili devono essere stipulati nella forma dell’atto pubblico, che è quella che maggiormente garantisce le parti e dà la massima efficacia possibile alle dichiarazioni rese dalle stesse sotto il profilo probatorio, attribuendo altresì efficacia di titolo esecutivo, oltre che per le obbligazioni di somme di denaro, anche per le obbligazioni di consegna e rilascio contenute nell’atto stesso.

In base all’orientamento della giurisprudenza, la forma dell’atto pubblico è anche quella che responsabilizza maggiormente il Notaio. Solo in casi eccezionali, e su richiesta delle parti, si utilizza quindi la forma della scrittura privata autenticata.

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