Il notaio quando svolge la sua attività opera sia quale pubblico ufficiale, che conferisce all’atto la “Pubblica Fede”, sia quale libero professionista.
Il notaio nell’esercizio delle sue funzioni è tenuto:
– ad avere un comportamento imparziale;
– a redigere un atto conforme alla volontà delle parti e alle leggi;
– ad accertare l’identità delle parti;
– ad accertare l’esistenza dei poteri di chi interviene in atto;
– ad effettuare le visure catastali, anche in assenza di una espressa richiesta del cliente in tal senso e deve, in particolare, informare il cliente circa le risultanze dei registri immobiliari.
Fra le attività del notaio vi è la consulenza fiscale: ha il preciso dovere di consigliare al cliente il trattamento fiscale più favorevole.
Se il notaio non adempie ai propri doveri è responsabile per legge sotto diversi profili:
– civile: per i danni causati per inadempimenti dei suoi doveri professionali ed è obbligato a risarcire i danni.
– disciplinare se viola i principi della deontologia professionale.
In tal caso può essere condannato a pagare un’ammenda, essere sospeso dall’attività professionale o nei casi più gravi essere destituito.
L’inadempimento degli obblighi derivanti dalla propria attività è inquadrato dalla dottrina nella responsabilità contrattuale che si prescrive nel termine di 10 anni.
In considerazione di tali responsabilità i notai sono stati i primi professionisti in Italia a dotarsi, già dal 1999, di assicurazione obbligatoria che per legge copre ogni notaio in caso di responsabilità civile per errore.
Esiste, inoltre, un fondo di garanzia per i danni derivanti da illeciti di carattere penale.
I notai sono soggetti per legge a continui controlli effettuati dallo Stato: tutti gli atti notarili sono soggetti ad un controllo periodico (ogni quattro settimane) da parte dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero della Giustizia (ogni due anni).
Anche i Consigli Notarili Distrettuali vigilano sul corretto comportamento del notaio.
Il notaio in caso di irregolarità, è giudicato da una commissione regionale di disciplina, indipendente dal Consiglio Notarile Distrettuale e presieduta da un magistrato. Questo garantisce assoluta imparzialità nelle decisioni ed elimina alla radice ogni possibile forma di “giustizia domestica” tra appartenenti allo stesso ordine.